La Mostra Permanente

La scultura originale, ingrandita, si allontana dalle mani e appartiene allo spazio.

Ridotta, sparisce nella mano e appartiene al nostro spazio interiore.

La terra, fertilità. Il vetro, la luce.

33 legni, gli anni di suo Figlio sulla terra.

Maria tra Alfa-Omega.

Le mani sono una sosta dove imparo a invocarti.

Dopo 25 anni dalla sua prima inaugurazione si richiede un sostanziale rinnovamento.


Per finanziare questo progetto, la Cooperativa Santa Maria delle Rose intende fare ricorso a contributi provenienti da sponsor: individui, famiglie, fondazioni, aziende, altri. La contropartita al contributo consiste nella menzione del nome dello sponsor sulla pagina Web, sui monitor presso la Mostra e sul libro MARIA, di prossima pubblicazione.

L’installazione

L’allestimento di questa mostra è stato progettato dall’autore stesso, creando per la prima volta una struttura che comprende l’Alfa e l’Omega.

I trentatré cilindri di vetro avrebbero contenuto le sculture lignee, le stesse che erano state esposte a Barcellona, Vic, Tortosa, Tarragona, tre volte a Roma, in questa stessa chiesa ad Assisi, Verona, Saragozza, Girona, Maiorca e Francoforte sul Meno.

Fin dalla prima installazione alla Pia Almoina di Barcelona nel 1998, i cilindri di vetro emergono da una base costituita dalla terra del luogo che ospita la mostra.

In the installation at the Evangelical Church Alte Nikolai in Frankfurt, the reddish earth came from the Rhine vineyards.
So, this earth was brought to Assisi to become the base of the Omega of this installation. Con ciò, Guido Dettoni della Grazia ha voluto suggerire una comunione tra la Chiesa cattolica e quella evangelica.

Spiritualità

The church of Santa Maria delle Rose has never been deconsecrated, even so, no liturgical celebration has taken place there for more than 70 years.
Since 2002, the daily display has consisted of a spiritual pause to get closer to Mary and to oneself, holding her Icon, embracing the TAU, or gazing with one’s hands at the Face of Christ. Il repertorio musicale è stato ricompilato appositamente per accompagnare il visitatore. La sua quotidianità è anche l’accoglienza offerta dalle signore, voce delle mostre, che dal 2002 invitano i visitatori a contenere l’Icona, raccontando la sua storia e rivelando che l’oggetto della preghiera è la preghiera stessa. Questo è applicabile anche al TAU, abbracciandolo, e al Volto di Cristo, toccandolo. Quest’ultimo non è esposto ma si trova in una parte nascosta della chiesa, accessibile solo su richiesta: se il visitatore esprime interesse e devozione, la signora che lo accoglie gli proporrà questa esperienza.

La vita della mostra si è manifestata in ripetute occasioni ospitando canti, cori e letture di poesie. Ha anche ospitato laboratori creativi collettivi secondo la pratica HANDSMATTER.

Ti invitiamo a condividere fotografie di MARIA tra le mani o abitando altri spazi pubblicate sul tuo INSTAGRAM con l’hashtag #mariascultura.